Ristrutturazione Scuderie Chigi (gli Stalloni) e adeguamento a Biblioteca Comunale,Ariccia (Rm) 2011

A R C H I T E T T O    G I O R G I O    M A G I S T R I

S T U D I O   -   V I A L E   A .   C H I G I    3   -   0 0 0 7 2    A R I C C I A    ( R O M A )    -    T E L. / F A X    0 6 . 9 3 3 4 1 3 1

 

Progetto - Direzione dei Lavori - Coordinamento per la Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione


 

coll. Ing. Mario Iacoangeli


Committente: Comune di Ariccia (Rm)

Superficie: m2 228

Volume: m3


 

L' architettura è un cristallo

- Giò Ponti

 


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Il Progetto di Carlo Fontana per il novo stallone dei Chigi in Ariccia

Nella Pianta del novo stallone in china acquerellata, eseguita da Carlo Fontana e conservata nell'Archivio Vaticano presso il fondo Chigi, viene evidenziato il monumentale edificio colonnasto, tripartito e voltato a crociera - manomesso  negli anni '60 e trasformato nella parte alta in appartamenti, e nella parte bassa già adibito a falegnameria - che s'ispira alle Scuderie progettate da Raffaello (demolite nel 1808) per la peruzziana villa di Agostino Chigi il "Magnifico" (attuale Farnesina), lungo la Via della Lungara; anch'essse formate da un piano terreno con le scuderie, un piano nobile con l'abitazione per famiglia per il seguito e gli ospiti, e un mezzanino sottotetto. E' certamente di rilievo che il Fontana, mentre realizzava gli Stalloni ad Ariccia (1665/1668) dirigeva la costruzione delle Scuderie per il palazzo Chigi (Odescalchi) in Roma, lasciando un disegno di esse (1667). Ho potuto riscontrare forti affnità planimetriche tra il novo stallone di Ariccia e altre scuderie: quella di villa Aldobrandini, nella vicina Frascati, costruita da Carlo Maderno, riportata con il nome di Conclave equorum dal Greuter, in una incisione del 1620 e quella del palazzo Doria Pamphili (1645-1650) in Piazza Navona a Roma, su progetto di Girolamo Rainaldi.

La nuova Biblioteca Comunale multimediale di Ariccia

In considerazione dell'attuale mancanza di luoghi da adibire a Biblioteca Comunale nel territorio di Ariccia, l'obiettivo è quello di contribuire ad incrementare la proposta culturale, ma anche quello di recuperare spazi con valenza storica, sottraendoli all'abbandono e al degrado, da utilizzare per la socializzazione, l'informazione e l'incontro tra i cittadini. La posizione strategica delle Scuderie dei Principi Chigi (gli "Stalloni"), da adibire a Biblioteca - ubicate nel Centro Storico, sul lato est del Colle, su cui insiste l'antico borgo, Via Flora n. 3, favorisce l'individuazione e il raggiungimento pedonale e carrabile della stessa da parte dei diversamente abili. A questo proposito, si auspica, che - quale completamento delle infrastrutture -, la progettata e in corso d'esecuzione Biblioteca Comunale, possa essere dotata di un ulteriore collegamento pedonale a monte, per mezzo di un nuovo collegamento verticale (un elevatore o una scalinata), che dal Ponte Pio IX (in direzione di Genzano) cali sul fianco dell'attuale sede della Banca di Roma. Questa nuova opera infrastrutturale, consentirebbe sia una migliore e più immediata fruizione del grande Parcheggio-giardino "Carlo Fontana", che una discesa diretta dalla Piazza di Corte e dal Palazzo Chigi, alla nuova Biblioteca Comunale.

Caratteristiche del Progetto esecutivo per la Ristrutturazione e il riuso delle Scuderie Chigi

Il Progetto Esecutivo, i cui lavori sono attualmente in esecuzione, comprende sia il recupero, la conservazione e la valorizzazione del carattere storico dell'edificio che innovative ed attuali scelte, rispettose, compatibili ed adeguate al nuovo uso che avranno gli "Stalloni" in Biblioteca Comunale. L'intento è stato quello di non compromettere irrimediabilmente, con un intervento eccessivamente invasivo e poco opportuno, il notevole valore architettonico e formale dell'impianto basilicale chigiano, progettato nel seicento dal braccio destro del Bernini, Carlo Fontana. L'accesso da Via Flora, verrà valorizzato e reso sicuro da un nuovo marciapiede pedonale, provvisto di rampe per abbattere l'attuale barriera architettonica, costituita dal fondo pavimentale scosceso dei sampietrini. Al di sotto di questo, in un dotto fognante, verranno convogliate le acque reflue, attualmente lasciate libere di scorrere a cielo aperto.

I complessivi 228 mq. saranno così utilizzati: una corsia per la lettura multimediale individuale e lo svago, la corsia di centro da utilizzare come atrio-corridoio, ma anche come navata per proiezioni e conferenze, la terza corsia (finestrata) per lo Studio collettivo e di gruppo, con una Segreteria, il ritiro-prestito dei volumi e degli e-book e uno spazio dedicato ai lettori "in erba". Nei locali di pertinenza: vano scala (chiuso al piano superiore) e stanza adiacente, troveranno posto sia un magazzino per i materiali che 4 toilette (3 per servizi igienici singoli, 1 per i diversamente abili). Dalla parete fronte giardino-parcheggio, si potrà accedere attraverso un secondo ingresso o uscita di emergenza.

I nuovi ritrovati nel campo dei materiali da costruzione, sono oggi in grado di fornire nuove opportunità, anche per la restituzione dell'immagine architettonica perduta nel tempo a causa di usi impropri.

Nell'esecuzione delle opere, sono previste: - lo smontaggio e il rimontaggio, il ripristino, la pulitura e il consolidamento dell'originaria pavimentazione in selci di basalto; - la posa in opera di una nuova pavimentazione galleggiante in Vetro float, a basso contenuto di ferro temperato e stratificato, con trattamento antisdrucciolo ed antiriflesso, adagiato al perimetro delle superfici su travi travi di ferro e costoloni in vetro strutturale; l'uso del vetro strutturale per il nuovo piano di calpestio, consentirà di vedere l'originario pavimento, oggetto di manomissioni e danneggiamenti, avvenuti nel corso degli anni.

Altre opere previste, riguarderanno la pulitura e il risarcimento strutturale delle 12 colonne, delle canaline, del portale interno, dei gradini nel vano scala e della cucina (tutti in peperino "lapis albanus"); il restauro e la valorizzazione - attraverso l'esecuzione di un mosaico con frammenti di maioliche arcaiche, rinascimentali e moderne rinvenute in situ - della vasca abbeveratoio da adibire a giardino interno; la realizzazione di una barriera chimica sui muri (lato Via Flora), contro l'umidità da risalita capillare, mediante la formazione di fori passanti e di successive iniezioni di una microemulsione esente da solventi; la realizzazione di un canale di ventilazione con funzioni anticondensa, da realizzarsi tra il pavimento di cristallo e quello in selce; la realizzazione di un vano-cavi-per impianti in muratura, da utilizzare anche come seduta; la realizzazione di un sistema di riscaldamento strutturale, sotto l'intonaco e sotto il pavimento di basalto e peperino, composta da riscaldatore elettrico, scudo metallico riflettente in doppio foglio di alluminio rinforzato e traslucido; l'esecuzione d'intonaco macroporoso deumidificante, la rasatura dell'intonaco a spatola; il recupero delle originarie lesene e delle cromie seicentesche originarie (Bianco e color del travertino); la posa in opera di una controsoffittatura - su telaiatura in acciaio - in cartongesso, accoppiata con una massa fono isolante e antivibrante in gommapiombo; la realizzazione di un impianto elettrico e di impianti idrico-sanitari; opere in pietra da taglio e opere murarie per la realizzazione dei nuovi servizi igienici; lo spostamento, il restauro e il rimontaggio di una originaria "seggetta-water" in muratura e marmo; la predisposizione di una porticina d'ispezione per l'ispezione del vano grotta; il restauro e il rimontaggio del seicentesco portoncino su un nuovo portone blindato; la fornitura e la posa in opera di nuovi serramenti con vetro termico e di porte con maniglioni antipanico; la posa in opera di pensiline da ingresso in vetro float temperato e stratificato, con tiranti e rotule in acciaio; la scelta dell'illuminazione ad elevato risparmio energetico (fino all'80%), con corpi illuminanti a lampada LED da incasso, a luce diretta e diffusa, adatta per lavorare al videoterminale e consentire la lettura e la scrittura evitando abbagliamenti; l'illuminazione a faretti led per i percorsi pedonali, capace di evidenziare le proporzioni e le condizioni dello spazio, nonchè di aiutare l'utente ad orientarsi nella biblioteca.


Giorgio Magistri


Ultimo aggiornamento (Domenica 20 Marzo 2022 15:44)