Realizzazione del Parcheggio pubblico Borgo S. Rocco e del Giardino Carlo Fontana, Ariccia (Rm)

A R C H I T E T T O    G I O R G I O    M A G I S T R I

S T U D I O   -    V I A L E    A .  C H I G I    3   -   0 0 0 7 2    A R I C C I A    ( R O M A )   -   T E L . / F A X    0 6 . 9 3 3 4 1 3 1


Progetto - Direzione dei Lavori - Coordinamento per la Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione

con Ing. Mario Iacoangeli


Committente: Comune di Ariccia

Area: m2

 

L' etica libera la bellezza

- Immanuel Kant


Progetto esecutivo...
Lo stato dell'area...
Lavori di sterro c...
Lavori di sterro c...
Veduta dal ponte S...
Una fase dei lavor...
Posizionamento dei...
Veduta dei lavori ...
Il parcheggio ed i...

In questa breve presentazione, il riassunto visivo dei lavori di Sistemazione del Giardino Carlo Fontana e della realizzazione del Parcheggio pubblico Borgo San Rocco.

La città di Ariccia, attraverso la dotazione di un polmone verde attrezzato e di parcheggi ecocompatibili a cintura della città, ha puntato sul recupero urbano e sulla chiusura al traffico veicolare nel Centro Storico. Gli indubbi benefici per la salute dei cittadini, di carattere storico-culturali,  sociale e d'immagine derivati da questa coraggiosa operazione sono oggi riscontrabili nella vita di tutti i giorni; unitamente ai risvolti economici indotti dal turismo culturale (con la Piazza di Corte, il Palazzo e il Parco Chigi, la Locanda Martorelli, il Parco Bonaparte-Primoli, il Ponte monumentale, le due future Biblioteche, il Teatro G.L. Bernini, i Giardini Menotti Garibaldi, il Giardino Carlo Fontana, le vestigia dell'antica Aricia, il nuovo impianto di risalita in  completamento) e dal turismo gastronomico (con il proliferare dei locali di ristorazione , ex "fraschette"). A questo innegabile sviluppo, non è ancora corrisposto tuttavia un miglioramento del commercio al dettaglio, probabilmente a causa: della forte crisi economica,  del proliferare dei supermarket, della mancanza di un piano sistematico in favore degli esercizi commerciali storici, ma anche delle resistenze di alcuni commercianti locali a diversificare e caratterizzare le proprie merci.


LO STUDIO DELL'IMPATTO AMBIENTALE

Le procedure di valutazione di impatto ambientale sono ormai un fatto acquisito a livello nazionale, in vasti settori della progettazione e degli interventi di opere pubbliche e private. Il DPCM 27/12/88, in merito alle "Norme Tecniche per la redazione degli studi di impatto ambientale", stabiliva già un primo punto fermo di carattere normativo ad un processo in pieno svolgimento, sia a livello nazionale che locale, come nel caso di Ariccia. Le ricadute positive di questo approccio, in termini ambientali, ma anche storico-culturali, sono essenzialmente riconducibili a due fasi: - Tutela dell'ambiente, come conseguenza di scelte alternative e di ottimizzazione dei progetti; - Interventi di minimizzazione dell'impatto degli interventi prescelti. Quello degli interventi di minimizzazione - specie di architetture visibili dall'alto (come nel nostro caso) - è un grande campo, finora, specie in Italia, colpevolmente sottovalutato, che prevede l'impiego di tecnologie innovative. A livello di interventi sul territorio, come in questo esempio ad Ariccia, sorgono nuove esigenze di recupero paesaggistico e naturalistico, in termini di "ricucitura" dell'ambiente, ma anche ai fini della sicurezza, con il consolidamento di versanti e di terreni potenzialmente franosi. Le opere di sostegno e contenimento realizzate per il "Parcheggio-Giardino pubblico Carlo Fontana", rispondono a criteri di solidità e di "rispetto" dell'ambiente; sono inoltre di sicura resa estetica e rappresentano sicuramente una valida alternativa (naturale) ai muri sostruttivi in cemento armato. La rivoluzionaria tecnologia assunta, dei muri verdi in Terre rinforzate "Terramesh system" e dei gabbioni in rete di acciaio rivestita in pvc, ha permesso la realizzazione di terrazzamenti pianeggianti su scarpate ripide, la piantumazione su di esse di alberature d'alto fusto, il convogliamento delle acque reflue in pozzetti ispezionabili, il peso di automezzi e autoveivoli al piano di calpestio, garantendo un aspetto sempre naturale in quanto completamente rinverdibile, con la massima garanzia di attecchimento (sul paramento a faccia vista in cocco) e il rinnovo del ciclo naturale di riproduzione. E' infatti la geogriglia, interposta fra il materiale del rilevato (la terra) e la rete elettrosaldata in acciaio a trasmettere inizialmente il terreno vegetale e successivamente semi e umidità, in modo da favorire l'inerbimento del pendio ri-plasmato.

Giorgio Magistri


Ultimo aggiornamento (Domenica 20 Marzo 2022 15:54)